2. Sacchetti di plastica

  • Regola numero uno (sì, questo è un obbligo etico e morale): portati i sacchi della spesa da casa, ancora meglio se di stoffa, cotone.
  • Quando compri frutta/verdura, dovunque possibile, applica le etichette sul prodotto senza usare sacchetti; per esempio, su zucche, cavoli, banane, sedano… oppure se compri una sola mela, una melanzana e così via.
  • Portarsi dietro retine di stoffa/fibre naturali per l’ortofrutta (o sacchetti che già si possiedono) è un’ottima soluzione, ma non è più legale in Italia. Tuttavia, non tutti se ne curano…
  • Compra frutta/verdura in mercati o negozi locali, dove puoi riporre i prodotti direttamente in cassette o sacchi portati da casa.
  • In alternativa, almeno per diminuirne il numero, metti due (o tre, se fattibile) tipi di prodotti diversi nel medesimo sacchetto, pesandoli separatamente e applicando le etichette sui manici.
  • NON usare il guanto di plastica per tastare la frutta/verdura. Esiste qualcuno che non lava la frutta prima di mangiarla? Il contadino e tutti gli intermediari usano sempre i guanti toccando la verdura? Il guanto rimane pulito dopo che spingi il carrello? No… Allora basta con questi inutili e insulsi guanti.
  • Fatti imbustare il pane in un sacchetto di carta o nel tuo personale di stoffa (evita i sacchetti carta + plastica, un’altra splendida insulsaggine).
  • Effettua il compostaggio nel tuo giardino, in condivisione col condominio/vicinato/quartiere oppure sfruttando il servizio di raccolta comunale. Se smetti di conferire sostanze umide nel «secco» (alias «indifferenziata»), allora non servirà più usare sacchetti in plastica.